Storia del cane lupo cecoslovacco

Allevamento ENCI FCI

Correva l’anno 1955, quando l’ing. Karel Hartl, allora colonnello dell’esercito cecoslovacco, si trovò nelle condizioni di provare un esperimento genetico molto particolare, l’accoppiamento tra cane e lupo.
La riuscita dell’esperimento fu un successo così grande che, nel ’64, si decise di continuare e creare una nuova razza canina che racchiudesse in se la resistenza e la buona salute del lupo e l’attitudine all’addestramento del Pastore Tedesco.
I pastori tedeschi della Pohraniční stráže percorrevano 50km e riposavano 12 ore; i cani lupo cecoslovacchi ne percorrevano 100 e riposavano 3 ore.

Kurt z Vaclavky e la lupa Brita

Kurt z Vaclavky e la lupa Brita

Venne allora elaborato, dallo stesso Hartl, un primo standard di razza; erano presenti, allora, solo la progenie della lupa Brita per i Pastori Tedeschi Cézar z Brezového háje e Kurt z Václavky a cui si sarebbe aggiunta, in seguito, quella del lupo Argo per la femmina di PT Asta.
La nuova razza, che ora veniva chiamata Cane Lupo Ceco, procedeva a stento, osteggiata dagli allevatori di pastore tedesco cecoslovacchi, che rifiutavano ostinatamente l’iscrizione ai libri genealogici; nonostante tutto, nel ’72 si decise per l’inserimento di nuovo sangue di lupo, accoppiando il lupo Sarik con due cagne provenienti dalle precedenti linee di sangue, Xela e Urta z Pohranicní stráze.

Sul finire degli anni ’60, molti Cani Lupo Cechi, vennero spostati in Slovacchia, sotto l’egida del maggiore Frantisek Rosik, che diventerà in seguito il primo presidente del club di razza slovacco, a cui si deve lo sviluppo della razza come la conosciamo oggi.
Nell’82, vinte le ultime resistenze, si possono finalmente iscrivere i primi cani nei libri genealogici e la razza assume il nome di Cane Lupo Cecoslovacco; viene fondato il primo club di razza e, come poc’anzi detto, la presidenza viene affidata al maggiore Rosik, mentre il colonello Hartl presiederà il comitato di selezione tecnica.

Ezechiele Claudia e Karel Hartl

Ezechiele Claudia e Karel Hartl

È di quegli anni, la sciagurata scelta degli allevatori slovacchi di utilizzare, quasi solamente come stallone, il maschio Rep z Pohranicní stráze inducendo una consanguineità nelle linee di sangue slovacche che arriverà quasi al 90% sovvertendo completamente le indicazione di Hartl di mantenere un forte variabilità genetica.
Per rimediare, si decide di inserire per un’ultima volta nel 1983, nuovo sangue di lupo, tramite l’accoppiamento del pastore tedesco Bojar von Schotterhof con la lupa Lejdy.

Nell’anno 1982 il Cane Lupo Cecoslovacco fu riconosciuto come razza nazionale dal Consiglio Generale dell’Associazione Allevatori del CSSR di quel tempo ed è, invece, del 1989 il riconoscimento provvisorio dello standard del Cane Lupo Cecoslovacco con il numero 332, riconoscimento che diverrà definitivo nel 1999 in Messico.
É storia odierna, invece, gli accoppiamenti, alcuni anche truffaldini con falsificazione di pedigree, che sono stati fatti e vengono tutt’ora perpetrati tra CLC e Cani Lupo di Saarlos o CLC e American Wolfdog, da sedicenti allevatori e spacciati a volte per accoppiamenti con veri lupi.

Rosik

Frantisek Rosik

Si va dai lupi Mutara (dal nome dell’allevamento, appunto, Mutara) in cui si è accoppiato un non meglio identificato PT (Armin) con una lupa canadese di nome Lupina, tra l’altro di manto bianco, dei cui discendenti si sono perse le tracce nei meandri dei libri genealogici e dei riconosciuti, ai “presunti” (anche se i fatti lasciano poco da presupporre) accoppiamenti di un noto allevamento francese tra CLC e American Wolfdog, a una recente cucciolata di CLC in cui i cuccioli sono inspiegabilmente nati di colore rosso, colore tipico del Cane Lupo di Saarlos, ma impossibile da trovare nel CLC.

Vedi lo standard di razza

Kurt z Vaclavky_e la lupa Brita

Kurt z Vaclavky_e la lupa Brita

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